CADUCEO

 

 

Caduceo(gr. dor. καρύκκειον, att. κηρύκειον, da κῆρυξ "araldo"; lat. caducĕus e caducĕum; fr. caducée; sp. caduceo; ted. Schlangenstab, Caduceus; ingl. caduceus)

Il caduceo è una verga recante verso l'estremità due serpenti simmetricamente intrecciati, e al termine due ali spiegate; nell'antichità greco-romana attributo di araldi e messaggeri, specialmente di Ermete.

Il caducèo, si sa, simbolo della Medicina, è rappresentato da un serpente attorcigliato a un bastone. Ma perché mai proprio il serpente?
La prima idea risale alla medicina mesopotamica, dove il caduceo (sachan) era portato da Mingischdiza, figlio di Misagu “signore dei medici”. Quel serpente, secondo la leggenda, aveva mangiato la pianta del vivere eterno, perdendo immediatamente la pelle e riacquistando il proprio aspetto giovanile: era quindi simbolo di rigenerazione e di guarigione da ogni male.
Dalla medicina greca il serpente venne poi “adottato” (avvolto al bastone di Esculapio) anche per un’altra ragione: poiché vive nelle viscere della terra, conosce tutte le virtù delle radici e delle piante medicinali, ed è quindi emblema del sapere medico.
Ma essendo anche velenoso, il serpente riveste il duplice significato di veleno e di virtù terapeutica. Non per altro in greco pharmakòn significa non soltanto medicamento, ma anche sostanza venefica.