di Giacomo Mangiaracina
Tabaccologia è una parola nuova che si discosta dallo standard lessicale delle terminologie dedicate alla medicina che derivano dal Greco e dal Latino.I Greci e i Latini non conoscevano il tabacco, e quando usavano il verbo fumare lo facevano per cose che bruciavano ("ruinae fumantes urbis" si addiceva ad una città che era stata data alle fiamme). E solo a pensare che gli uomini un giorno avrebbero emesso fumo dalla bocca e dalle narici aspirandolo da un cartoccio arrotolato di foglie secche trinciate, si sarebbero probabilmente divertiti pensandola come una cosa buffa.Il termine Tabacco deriva dalla parola india "tabacà" che Colombo e i suoi uomini sentirono pronunciare dai nativi durante il loro primo soggiorno nel nuovo mondo. Era l’ingrediente con cui si arrotolava una pannocchia di granturco (sicàr) che si accendeva ad una estremità e si aspirava dall’altra. Gli indigeni attribuivano al fuoco valori primordiali, utilizzandone i simboli magici, pratiche sopravvissute dai Maya e dagli Aztechi fino ai nostri giorni. Ancora oggi in certe forme di culture sciamaniche stregoni-medium aspirano fumo da un cartoccio arrotolato per soffiarlo su un malato a nell’aria a scopo purificatorio.Quando Carl Von Linnée (Linneo) procedette alla classificazione sistematica e nosologica delle specie viventi, dimostrò una certa creatività nell’attribuzione del nome di quella particolare pianta. La chiamò "Nicotiana" (genere) in ricordo di Jean Nicot, che ne aveva fatto dono a Caterina Dei Medici, conferendo così primaria dignità alla pianta, e "Tabacum" (specie) in relazione al lessico originario che intanto si era diffuso nel continente europeo. Di quella pianta furono scoperte poi altre specie (rustica, petunioides, otophora, tomentosiformis, ecc.), ma "Tabacco", "Tabaco", "Tobacco" e "Tabac" le identifica tutte in forma generica nelle varie lingue, ispanica, inglese e francese."Tabacco" e "Logos" rappresentano dunque i due possibili lemmi in grado di definire la scienza che gravita intorno al Tabacco, dalla Botanica all’Agronomia, dal processo di lavorazione al consumo, dall’Economia alla Sicurezza Pubblica (contrabbando), dalle Patologie Fumo-correlate alla Litigation. D’altro canto "Tabagismo", termine che serve a definire più specificamente la dipendenza da tabacco, ha cominciato a diffondersi soltanto dopo gli anni Settanta. "Tabacologie" compare per la prima volta in Francia nel 1986 allorché viene fondata la Societé de Tabacologie. Il suo presidente, il Prof. Robert Molimard, così ci testimonia:
"Quando fondammo la prima Società scientifica nel 1983, per promuovere la ricerca sul fenomeno che allora ci sembrava il più importante, quello della dipendenza dal tabacco, l'abbiamo chiamata "Società di Studio della Dipendenza Tabagica". Ci rendemmo conto poi che il titolo era troppo lungo, perciò qualche anno dopo l'abbiamo cambiato in "Societé de Tabacologie". Questo termine non esisteva prima in Francia come ora succede ora in Italia, ed abbiamo avuto lo stesso problema che avete voi. Tuttavia abbiamo considerato che il termine era corretto sul piano lessicale, allo stesso modo della maggior parte delle discipline mediche. Certamente non è possibile trovare un termine in greco antico per designare il tabacco, ma questa parola è diventata universale a tal punto che non si capisce perché si debba pretendere che discenda dal greco! Ciononostante, sembra che il termine tabaccologia non sia poi cosi' nuovo, anzi sembra che venga da lontano, come da ricerche del dr. Zagà nella Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, essendo stata impiegata già nel XVII secolo da Johann Neander nel 1626. Questo libro si trova attualmente nella Biblioteca Nazionale di Roma. E’ una fortuna per la scienza che questa parola sia stata accolta dalla SITAB. Ciò che è importante è che Tabacologie insista sull'aspetto scientifico riguardo al problema del tabacco, con un atteggiamento di oggettività e di neutralità. Un fumatore che consulti un tabaccologo non avrà mai l'impressione di trovarsi davanti a un giudice, o a un buon samaritano, piuttosto davanti ad un esperto che conosce bene la materia, in modo da potergli offrire consigli chiari e adatti al suo caso."
Fra Tabaccologia e Tabagismo esiste lo stesso rapporto che corre fra Alcologia e Alcolismo. Esiste un’autorevole Società Italiana di Alcologia, presso la cattedra di Gastroenterologia dell’Università di Firenze, ed una rivista omonima portavoce della ricerca scientifica in campo alcologico.La Tabaccologia, sia essa clinica, preventiva, sociale o forense è scienza del nuovo millennio, nata lungo il percorso della storia del tabacco fatta di celebrazioni culturali, di promozione pubblicitaria, e di tanti morti e malati, più di quanto non si possa immaginare, una strage tre volte maggiore di quella causata dall’alcol. Tre milioni e mezzo all’anno. Essa non diventa scienza a causa ed in funzione del Tabagismo. E’ la scienza che serve a capire e ad interpretare l’universo del tabacco e le sue ricadute sul piano umano, economico, sociale, legislativo, perché cessi il Mito e cresca la consapevolezza del reale.