Fumo passivo o fumo di seconda mano (Second-hand smoke)

 

Cos'è il fumo passivo?

Il fumo "passivo" (in inglese passive smoke o second hand smoke) è quello che viene inalato involontariamente dalle persone che si trovano a contatto con uno o più fumatori "attivi" ed è il principale inquinante degli ambienti chiusi.
Il fumo passivo è la risultanza del fumo espirato dal fumatore attivo (corrente terziaria) sommato al fumo prodotto dalla combustione lenta e imperfetta (400- 500°C) della sigaretta lasciata bruciare nel portacenere o in mano fra un tiro e l'altro (corrente secondaria). Si ammette che il fumo passivo sia costituito per 6/7 dalla corrente secondaria e per 1/7 dalla corrente terziaria (fumo espirato dal fumatore).  Nel fumo passivo sono presenti in percentuali diverse le oltre 7mila sostanze tossiche presenti nel fumo attivo.

umo passivo: i rischi per la salute

Il fumo passivo, o fumo di tabacco ambientale o fumo passivo, può influire sulla salute delle persone che non fumano. Esistono sostanziali evidenze scientifiche che il fumo passivo è seriamente nocivo per la salute dei non fumatori.
Il non fumatore che inala fumo passivo rischia gran parte delle malattie cui è soggetto il fumatore attivo (1-4). L'esposizione al fumo passivo è caratterizzata da un effetto dose-risposta. Più intensa e più prolungata è l'esposizione al fumo ambientale, e maggiori sono le conseguenze derivate dalla nocività dell'esposizione.

Vi sono prove evidenti dei danni dell'esposizione al fumo di tabacco ambientale:[1-4]

  • in gravidanza
  • ai bambini – compresi tassi più elevati di infezioni respiratorie e dell'orecchio medio, infezioni da meningococco e asma
  • agli adulti – compreso un aumento del rischio di cancro ai polmoni, malattia coronarica e ictus.

Qualsiasi esposizione al fumo di tabacco – anche una sigaretta occasionale o l'esposizione al fumo passivo – è dannosa, soprattutto per i bambini.[5]

Un rapporto dell`OMS del 2007 sul tabagismo elencava i seguenti rischi da fumo passivo:

Nell`adulto

  • rischio +26%: cancro al polmone, 

  • rischio +25%: problemi coronarici, 

  • rischio +17%: in donne gravide minor peso alla nascita se la madre fuma o è 
esposta al fumo degli altri, 

  • rischio +11%: ritardo di crescita intrauterina se la madre fuma o è esposta al fumo degli 
 Il rischio di morte improvvisa del nascituro raddoppia. 


Nel bambino

  • rischio +72%: bronchite, se la madre fuma, 

  • rischio +29%: bronchite, se un familiare fuma, 

  • rischio +14%, +38%, +48% per crisi di asma: a seconda se fuma la madre, il 
padre o entrambi rispettivamente. 

  • Sia nel bambino che nell`adulto c`è il rischio del +21%, +38%, +48% di otite 
recidivante, a seconda se fuma il padre, la madre o entrambi. 


 

Interventi appropriati

 

Mancano prove sull'efficacia di consigliare ai non fumatori di limitare l'esposizione al fumo di tabacco. Ci sono prove che forniscono informazioni ai genitori sui danni dell'esposizione dei bambini al fumo di tabacco ambientale può ridurre la loro esposizione. [7]

A causa dell'evidenza dei danni derivanti dall'esposizione, i non fumatori, in particolare i genitori di neonati e bambini piccoli e le donne in gravidanza, dovrebbero essere fortemente consigliati di limitare l'esposizione al fumo di tabacco . I genitori che fumano dovrebbero essere incoraggiati a non fumare in casa o in spazi confinati (es. autoveicoli) in nessun momento. La  conoscenza  degli  stretti  legami  esistenti  tra  l’esposizione  al  fumo  passivo domestico e lo sviluppo delle malattie respiratorie infantili non può che essere incoraggiata, al fine di contribuire alla tutela della salute di tali soggetti fragili. vitare l’esposizione agli inquinanti  ambientali  è  particolarmente  importante per la salute dei bambini.  Revisioni  sistematiche  e  metanalisi   dimostrano    che    l’inquinamento     dell’aria indoor aumenta  il  rischio 

di  asma  bronchiale  e  di  sintomi correlati   all’asma.   La   ricerca   sui  meccanismi  alla  base  degli  effetti   nocivi dell’inquinamento atmosferico  sulla  salute  ha  suggerito  di  rafforzare e applicare una legislazione mirata   al   controllo   dell’inquinamento  dell’aria  sia  all’aperto  sia  al chiuso.  Sebbene  l’Unione  Europea abbia  sviluppato  negli  ultimi  decenni  un’ampia  serie  di  direttive  e linee  di  indirizzo  che  hanno  portato  indubbiamente  a  considerevoli miglioramenti della qualità dell’aria che respiriamo, i dati continuano a confermare che il carico di malattie legate  all’inquinamento  atmosferico  tra  la  popolazione  europea  rimane  ancora  troppo  elevato.  La conoscenza degli stretti legami esi stenti tra l’esposizione al fumo passivo  domestico  e  lo  sviluppo  delle malattie   respiratorie   infantili   non    può che essere incoraggiata, al fine  di  contribuire  alla  tutela  della salute di tali soggetti fragili. [8]

 

Bibliografia

 

  1. Holbrook BD. The effects of nicotine on human fetal development. Birth Defects Res C Embryo Today 2016;108:181–92. 

  2. Australian Government Department of Health. Clinical practice guidelines: Pregnancy care. Canberra: Australian Government, 2018. 

  3. Banderali G, Martelli A, Landi M, et al. Short and long term health effects of parental tobacco smoking during pregnancy and lactation: A descriptive review. J Transl Med 2015;13:327. 

  4. Bauld L, Graham H, Sinclair L, et al. Barriers to and facilitators of smoking cessation in pregnancy and following childbirth: Literature review and qualitative study. Health Technol Assess 2017;21:1–158. 

  5. Best D. From the American Academy of Pediatrics: Technical report. Secondhand and prenatal tobacco smoke exposure. Pediatrics 2009;124:e1017–44.
  6. OMS: www.who.int/mediacentre/events/2007/wntd/en/index.html
  7. Australian Institute of Health and Welfare. Australia’s mothers and babies 2017. Perinatal statistics series no. 35. no. PER 100. Canberra: AIHW, 2019. 

  8. Malizia V. Esposizione a fumo di tabacco   e malattie respiratorie infantili. Tabaccologia 2021; XIX(3):27-32. https://doi.org/10.53127/tblg-2021-A022