SITAB (Società Italiana di Tabaccologia)
la SITAB nasce ufficialmente con la registrazione notarile avvenuta a Roma il 13 dicembre 1999. Padri fondatori firmatari furono il dr. Vincenzo Zagà (pneumologo - AUSL di Bologna), il dr. Giacomo Mangiaracina (igienista, angiologo e MMG - Roma), il dr. Stefano Nardini (pneumologo – Vittorio Veneto, BL), dr.ssa Laura Carrozzi (pneumologa – UniPisa), il dr. Domenico Enea (ginecologo – UniRoma La Sapienza), il dr. Eugenio Sabato (pneumologo (S. Pietro Vernotico, BR), dr. Mario Del Donno (pneumologo – UniParma).
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Questo il Manifesto della Società Italiana di Tabaccologia pubblicato su Tabaccologia 4/2004
La Società Italiana di Tabaccologia (SITAB) è una società scientifica multidisciplinare, nata nel 1999, con obbiettivi finalizzati allo studio del tabacco, del tabagismo e delle patologie fumo-correlate (PFC). Tra gli scopi, quello di aggregare tutte quelle professionalità coinvolte a vario titolo ed impegnate sulla problematica tabagica. I suoi campi di intervento sono la ricerca, la documentazione scientifica e la formazione in ambito di prevenzione e terapia del tabagismo e dei problemi indotti dal consumo di tabacco. Nel raggiungimento delle sue finalità, la SITAB promuove, incoraggia e patrocina tutte quelle iniziative che vengono ritenute valide sul piano tecnico-scientifico o strategico, e che possono incidere favorevolmente sul controllo del tabagismo.
In prevenzione primaria e' necessario evitare che i giovani comincino a fumare. Ogni giorno in Italia muoiono circa 140 fumatori adulti a causa del Fumo. Questo fa si che i produttori del tabacco si trovano costretti a dovere rimpiazzare questa perdita con almeno altrettanti nuovi clienti, vale a dire giovanissimi iniziati al tabacco. Pur essendo una lotta impari per forze e mezzi economici, per essere efficace deve essere condotta sullo stesso terreno di vita dei ragazzi: scuola, sport e spettacolo. Ed è per questo che la SITAB si è fatta promotrice di progetti ed eventi "Senza Fumo". L'elaborazione di tali strategie è in assoluta sintonia con i programmi di controllo raccomandati dall'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e dalle direttive europee. Ci si rende conto dell'importanza rivestita da testimonial come atleti, artisti e personaggi dello spettacolo, come esempi da seguire ed imitare, come potenziali vettori di uno stile di vita nuovo e sano.
Dopo il protocollo di intesa che la SITAB ha siglato con la Federazione Italiana Medico Sportiva, si e' optato per il sostegno alle manifestazioni sportive di largo coinvolgimento popolare, quali le Maratone cittadine, cominciando da quella di Roma, per coinvolgere poi anche Bologna e Torino. Nell'ambito degli interventi che coinvolgono il mondo dello spettacolo e della comunicazione mass-mediatica, la SITAB ha siglato un protocollo d'intesa con l'organizzazione di "Miss Universo" per attivare risorse e promuovere strategie di "peer education", ovvero di educazione tra pari, attraverso una vera e propria formazione di testimonial, di giovani ragazze in grado di comunicare con i giovani sui temi della promozione della salute e del consumo di tabacco in particolare.
Sempre in ambito di promozione della salute nelle scuole, la SITAB ha il ruolo di indicare le metodologie di intervento più appropriate, scientificamente validate, e le strategie più opportune, per mettere fine ad una sorta di interventismo approssimativo che non produce risultati e determina spreco di risorse umane ed economiche. Per questo motivo ha individuato, tra le misure di intervento di sicura efficacia, progetti europei come lo "Smoke Free Class Competition", per le terze medie e le prime superiori, ed il "Quit and Win", per le scuole superiori. Tra i progetti italiani, quello di maggiore esperienza applicativa, il "Lasciateci Puliti", più adatto alle seconde medie.
Anche nel campo della terapia la SITAB svolge un ruolo sostanziale, proprio delle società scientifiche, che e' quello di indicare le modalità di intervento ottimali e validate sul piano scientifico, anche per porre fine ad un'epoca di approcci empirici ed improvvisati che fanno parte di un'aneddotica che si annovera tra i cosiddetti "metodi per smettere di fumare". La SITAB ha determinato la fine dei "metodi antifumo" per inaugurare l'era della terapia del tabagismo, inteso come patologia da dipendenza importante, basata sull'assioma di rapporto complesso tra la persona e la sostanza. Oltre alle metodologie, la SITAB punta al controllo generale di un servizio territoriale che si definisca terapeutico nei confronti del tabagismo. Pertanto elabora sistemi di valutazione e di rilevamento di dati che vanno dalla formazione alla qualifica e all'esperienza professionale degli operatori e del personale.
La SITAB si avvale infine di un'area di ricerca scientifica che stimola, supporta e supervisiona vari gruppi di studio multidisciplinari, impegnati in vari progetti di ricerca.